UN NUOVO STUDIO RILEVA CHE L'USO DI APPARECCHI ACUSTICI PUÒ RIDURRE IL RISCHIO DI DEMENZA NELLE PERSONE CON PERDITA DELL'UDITO

Buone notizie per le persone con perdita uditiva– un recente studio pubblicato sul The Lancet ha scoperto che l'uso di un apparecchio acustico può ridurre il rischio di sviluppare la demenza.

Lo studio ha seguito oltre 400,000 persone per una media di 12 anni e hanno scoperto che le persone con perdita dell'udito non trattata, avevano il 42% di probabilità in più di sviluppare la demenza rispetto a quelle con un udito normale. Ma per le persone che utilizzavano apparecchi acustici, il rischio era lo stesso di quelle con un udito normale.

Più di 55 milioni di persone nle mondo soffrono di demenza, e quasi 10 milioni di nuovi casi si verificano ogni anno, secondo l'Organizzazione Mondiale della Salute.

Legame tra perdita dell'udito e demenza

Questo studio contribuisce a rafforzare le ricerche precedenti che dimostravano la correlazione tra perdita dell'udito e demenza. Inoltre, ha rilevato che la perdita dell'udito è più comune negli uomini che nelle donne e aumenta con l'età. Anche le persone affette da obesità, malattie cardiache, solitudine e depressione presentano una maggiore prevalenza di perdita dell'udito e di . utilizzo di apparecchi acustici.

Sebbene i ricercatori non siano ancora sicuri del perché e del come la perdita dell'udito e la demenza siano correlate, esistono diversi modi in cui la perdita dell'udito potrebbe portare alla demenza.

I fattori rilevanti che collegano la perdita dell'udito e la demenza includono:

  • Carico cognitivo: Quando ci si sforza continuamente di ascoltare e capire, il cervello si stressa. Le risorse che normalmente sarebbero destinate a immagazzinare nella memoria ciò che viene detto vengono impiegate per capire cosa viene detto.
  • Struttura del cervello: La perdita dell'udito può influenzare la struttura del cervello in modo tale da contribuire ai problemi cognitivi. Studi di imaging cerebrale dimostrano che le persone anziane con perdita dell'udito hanno meno materia grigia nella parte del cervello che riceve ed elabora i suoni provenienti dalle orecchie. Questo perché alcune strutture cellulari del cervello possono ridursi quando non ricevono abbastanza stimoli.
  • Isolamento sociale: Se è difficile sentire ciò che le persone dicono e seguire le conversazioni, si potrebbe preferire rimanere a casa invece di uscire e socializzare. Ma si diventa meno sociali quando ci si esclude dagli amici, dalla famiglia e dalla vita attiva. Quando il cervello non riceve abbastanza stimoli durante il giorno, aumenta il rischio di sviluppare la demenza.

Mentenere il cervello in salute

Ecco alcuni consigli per mantenere in salute il cervello:

  • Continua ad apprendere – ogni nuova attività di apprendimento sviluppa nuove connessioni neurali nel cervello, che possono aiutare a bypassare i danni cerebrali associati alla demenza.
  • Socializza – tenere conversazioni con le persone stimolerà il tuo cervello.
  • Allenati almeno 30 minuti 5 giorni a settimana -  esercizi cardiovascolari in particolare apportano benefici.
  • Segui un'alimentazione sana - assumi frutta, verdura, legumi, pesce, olio d'oliva, semi e noci. 

Mantenere un udito sano 

Poiché è importante mantenere in salute il cervello, è altrettanto importante mantenere in salute l'udito. Nonostante i benefici dimostrati, solo 1 persona su 7 con perdita dell'udito utilizza un apparecchio acustico.

Se pensi di avere una perdita uditiva, è importante consultare un audioprotesista. Potrà valutare il tuo udito, consigliarti un paparecchio acustico che soddisfi le tue esigenze e fornirti assistenza durante l'adattamento all'uso dell'apparecchio. 

Puoi inoltre effettuare il nostro test dell'udito online gratuito

Domande frequenti (FAQs) sulla perdita uditiva e la demenza

La ricerca ha dimostrato che esiste un legame tra ipoacusia e demenza. Gli studi suggeriscono che le persone con perdita dell'udito possono avere un rischio maggiore di sviluppare declino cognitivo e demenza rispetto a quelle con udito normale. Una teoria è che, in caso di perdita dell'udito, il cervello debba lavorare di più per elaborare i suoni, sottraendo risorse ad altre funzioni cognitive.
Sebbene non esista una cura per la demenza, alcuni studi hanno suggerito che l'uso di apparecchi acustici può contribuire a rallentare il declino cognitivo nelle persone affette da ipoacusia. Una possibile ragione è che gli apparecchi acustici possono contribuire a migliorare la comunicazione e l'impegno sociale, fattori importanti per la salute cognitiva.
Attualmente non esiste una cura per la demenza e gli apparecchi acustici non possono invertire i danni già provocati. Tuttavia, l'uso di apparecchi acustici può contribuire a rallentare il declino cognitivo nelle persone affette da ipoacusia e a migliorare la qualità di vita complessiva.
L'ipoacusia non è un segno di demenza, ma esiste una connessione tra i due fenomeni. Alcune persone affette da ipoacusia possono andare incontro a declino cognitivo o demenza, mentre altre no. È importante sottoporsi a controlli regolari con un professionista della salute e monitorare la propria salute cognitiva con l'avanzare dell'età.
La perdita dell'udito non è una causa diretta di demenza, ma gli studi suggeriscono una correlazione. Le persone con perdita dell'udito possono avere un rischio maggiore di sviluppare declino cognitivo e demenza rispetto a quelle con udito normale.
Ci sono molte risorse disponibili per saperne di più sulla perdita dell'udito e sulla demenza. L'Alzheimer's Association e l'American Speech-Language-Hearing Association sono due organizzazioni che offrono informazioni e supporto alle persone affette da declino cognitivo e perdita dell'udito. Consulta un audioprotesista per avere indicazioni e suggerimenti preziosi. 
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